martedì 28 febbraio 2017

Dal libro del Siràcide - Sir 2, 1-13 - Preparati alla tentazione.



 Sir 2, 1-13

Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
resta saldo nella giustizia e nel timore,
prepàrati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante,
tendi l’orecchio e accogli parole sagge,
non ti smarrire nel tempo della prova.
Stai unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
Accetta quanto ti capita
e sii paziente nelle vicende dolorose,
perché l’oro si prova con il fuoco
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Affìdati a lui ed egli ti aiuterà,
raddrizza le tue vie e spera in lui,
persisti nel suo timore e invecchia in esso.
Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia
e non deviate, per non cadere.
Voi che temete il Signore, confidate in lui,
e la vostra ricompensa non verrà meno.
Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici,
nella felicità eterna e nella misericordia.
Voi che temete il Signore, amatelo,
e i vostri cuori saranno ricolmi di luce.
Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?
Perché il Signore è clemente e misericordioso,
perdona i peccati e salva al momento della tribolazione,
protegge coloro che lo ricercano sinceramente.

Parola di Dio

Riflessione personale

Caro Gesù… devi sapere che nessuna azienda al mondo ti potrebbe assumere come manager di Pubblic Relation!
Figlio, se ti presenti per servire il Signore, resta saldo nella giustizia e nel timore, preparati alla tentazione”.
Ti rendi conto che non è molto confortante tutto ciò? E’ come se dicessi a tutti noi: "Carissimi figlioli, se volete seguirmi, sappiate che in questo cammino non sarete esenti da tentazioni e da tribolazioni"… Io ormai sono vacinata, perché tribolazioni e tentazioni sono il mio pane quotidiano, ma per chi si trova all’inizio del cammino le Tue parole potrebbero essere un problema, non trovi?
Non ti preoccupare caro Gesù, voglio venire in Tuo aiuto e provare a migliorare la reputazione che ti sei rovinato spudoratamente con le tue affermazioni! Voglio insomma provare a trasmettere ad altri ciò che Tu mi hai insegnato - soprattutto a suon di legnate - e provare a dare un pochetto di sollievo a qualche anima sconfortata e incerta se seguirti oppure no. Raccontando come Tu mi hai trattato e tratti tutti i Tuoi amici potrà rincuorarsi e dire in cuor suo: "Mah… proviamoci!". Naturalmente con il Tuo beneplacito, ma sopratutto con il Tuo aiuto. Quindi mio caro Gesù, confido in Te… pensaci Tu!
Carissimi fratelli e sorelle, avete mai provato a bere una bella tazza di caffè fumante dopo aver assaporato una bella fetta di crostata con la marmellata? Ebbene, il troppo dolce ha guastato in qualche modo il palato e il solito caffè risulta più amaro del solito. Se invece facciamo il contrario, prima beviamo il caffè e poi mangiamo la crostata, ecco che assaporeremo entrambi con vero piacere. Così Gesù, per farci gustare il sapore della vita eterna, per farci apprezzare ogni suo più piccolo dono, ci fa passare prima attraverso le turbolenze. Alla fine, dopo averci rimpinzato di avversità, di noie, di dolori, di tentazioni, dopo averci fatto gustare cattiverie e umiliazioni... non solo apprezzeremo ogni cosa bella, anche la più piccola, ma le stesse contrarietà le accetteremo più volentieri, non le troveremo più così indigeste.
La prima cosa da imparare sulla strada della santità è che non siamo soli… anche Satana ci “onora” della sua presenza, e lui opera sia dentro sia fuori di noi. Evitiamo quindi  di mormorare contro gli altri come se fossero solo loro il problema della nostra vita, perché anche noi siamo molto solidali con il peccato del mondo.
Gesù oggi ci da delle indicazioni molto utili per combattere la grande battaglia della Fede; indicazioni sempre valide e che non passeranno mai di moda, perché il cuore degli uomini non è mai cambiato dal momento della disobbedienza dei nostri progenitori. Grazie Adamo, grazie Eva… certo che l’avete combinata grossa! Guardate come siamo messi per colpa vostra!!! - ma mi sa che qualunque altro non se la sarebbe cavata meglio - ... Una sorte penosa è disposta per ogni uomo, un giogo pesante grava sui figli di Adamo, dal giorno della loro nascita dal grembo materno al giorno del loro ritorno alla madre comune” (Sir 40, 1).
Le indicazioni del Signore sono dunque: avere un cuore retto, essere costanti, accogliere la Sua Parola e stare uniti a Lui per non smarrirci nel tempo della prova, e, come ricompensa, avremmo l’onore di stare insieme a Lui per l’eternità… Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono” (Ap 3, 21).
Avere un cuore retto…
Quando diciamo: "Quella persona è retta", intendiamo una persona che sa il fatto suo e non cambia i suoi propositi a seconda di come gira il vento. Avere il cuore retto è avere un cuore che da una risposta generosa a Dio, che ubbidisce con animo semplice alle sue leggi e soprattutto si abbandona fiduciosa nelle braccia di Gesù. Un Gesù terribile ma allo stesso tempo molto ma molto affascinante. Quando Lo si conosce veramente non puoi più fare a meno di Lui. Quindi, un’adesione totale a Dio è l’unica maniera ragionevole per iniziare e terminare la splendida avventura della vita.
Essere costanti…
Quando diciamo: "Quella persona è costante", intendiamo una persona che non cambia idea di continuo, i suoi modi di fare e di relazionarsi non mutano a seconda della moda o degli umori, è perciò una persona affidabile. Essere costanti in questo cammino è quindi rimanere saldi e non venir meno nei momenti di prova. Ma per essere costanti, dobbiamo accogliere la Sua Parola e soprattutto stare appiccicati a Lui come dei polipi. Solo così riusciremo a non smarrirci nelle avversità…Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri” (Prov 3, 5-6).
Dobbiamo accettare tutto ciò che ci accade come proveniente da Dio…"Osserva l'opera di Dio: chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo? Nel giorno lieto sta allegro e nel giorno triste rifletti: "Dio ha fatto tanto l'uno quanto l'altro, perché l'uomo non trovi nulla da incolparlo" (Qo 7, 13-14).
Credere che se seguiamo Gesù ci accadranno solo cose carine non è coerente con quanto è accaduto ai suoi amici dall'inizio ad oggi… e io ne sono la testimone vivente! Vivente non so per quanto… perché se continua così non so quanto riuscirò a reggere!!! Da quando sono diventata la Sua amica mi è capitato di tutto… e non è ancora finita!!!
Saper soffrire è cosa che tante persone, anche le più pie, esaltano a parole, ma sono pochissime quelle che vogliono davvero soffrire con Gesù e per Gesù!
Spesso mi capita di incontrare persone che alla più piccola noia vanno in escandescenze. Allora mi domando: come si possono comprendere le cose del cielo se non ci si adatta a sopportare nessun patimento per Gesù? Come si possono comprendere le cose del cielo se ci si ribella nei momenti di tribolazione? Ricordiamoci che Gesù non è solo consolazione, ma è anche Croce. Se non vogliamo accettare la Croce, in casa al posto del crocifisso potremmo mettere un quadro di Gesù che fa il picnic!
La risurrezione è la risposta alle nostre sofferenze, ma se non accettiamo di patire con Lui come potremo risorgere con Lui?… Ai derelitti Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri; solo i ribelli abbandona in arida terra” (Sal 68, 7).
A noi la scelta: o essere dei fiorellini nel giardino di Gesù oppure dei cactus in qualche luogo solitario e deserto!
Quindi, ricapitolando… accettare, affidarsi, aspettare e sperare con fede le promesse paradossali delle beatitudini. Però posso dire una cosa: i ritardi di Dio sono molto interessanti!… perché in qualche modo nascondono sempre un progetto molto più grande di quanto la nostra zucca può immaginare!
E’ vero anche che qualche volta ho avuto la sensazione che parlare con Gesù era come parlare a un muro, perché dall’altra parte pareva che nessuno rispondesse. E’ in questi momenti che il demonio mi ha tentata di più… a lui bastava una fessura per entrare nel mio cuore e lavorava notte e giorno per arrivare al suo scopo, ossia allontanarmi da Gesù. In questo si può dire che Satana è un “lavoratore instancabile”!
La tentazione classica è quella di smettere di pregare; poi c'è la tentazione di riprendere tu le redini della tua vita, c'è la tentazione di guardare indietro e di dirti che forse stavi meglio prima, c'è la tentazione di pensare che forse il mondo ti da più soddisfazioni di un Dio che non ti fila di striscio, c'è la tentazione che ti suggerisce di essere stata troppo presuntuosa a voler percorrere questa via, c'è la tentazione di non farcela, c'è la tentazione di credere che amare Dio sia troppo impegnativo, infatti è impegnativo, perché come dice bene Marie Dominique Moliniè: “Il vero amore è infinitamente tenero, ma è anche duro perché è preciso, esigente, totalitario, non vive di pressapochismo”.
Ma questi momenti terribili riuscivo a superarli perché mi rifugiavo subito nelle braccia del mio Gesù. Ponevo ai piedi della Croce tutti i miei dubbi, tutti i miei tormenti, tutte le ingiustizie e prepotenze subite, tutte le mie debolezze, tutta la mia impazienza... e lo supplicavo di aumentare la mia fede, perché in quei momenti di scoraggiamento capivo che di fede ne avevo ben poca! E’ strano, ma dopo aver offerto a Gesù con amore tutte le sofferenze fisiche e spirituali, come per incanto sentivo subito la pace nel cuore… I problemi non erano svaniti, erano sempre li, ma li vedevo in un altro modo. E’ come se Gesù avesse preso tutto il peso della mia croce e si fosse trasformato nel mio Cireneo.
Quando vi mando delle prove, è perché doniate la vostra parte di Fede e di generosità necessaria alla vostra salvezza. Voi le potete subire passivamente e cooperare così alla vostra salvezza; voi potete viverle con amore seguendo l’Uomo dei Dolori e partecipare con il vostro amore alla salvezza degli indifferenti. Allora voi diventate miei amici” (Dialogo di Gesù con suor Maria della Trinità – clarissa di Gerusalemme in “Colloquio Interiore”).
Stupendo, non credete? Quante volte offriamo al Signore le nostre pene e non ci rendiamo conto quanto a Lui siano gradite!
Caro Gesù… cosa non escogiti per farci abbandonare fra le Tue braccia! Don Divo Barsotti diceva una cosa molto interessante: “Se Dio vive nel cuore dell’uomo non è per dargli soltanto la pace e la gioia; Dio gli impedisce di riposare in se stesso, lo spinge continuamente a un rapporto più vero con Lui”. Quanto aveva ragione!
Così ho percorso piano piano le tappe… Ho iniziato ad accettare ogni cosa, non sempre con gioia, ma con pazienza. Ho iniziato a fidarmi di Lui e ad affidare a Lui ogni cosa. Sto imparando ad aspettare con la certezza che non tarderà. Lui mi ama, come ama ogni uomo, e non permetterà mai che quanti si affidano a Lui si perdano o facciano delle grosse sciocchezze. Ho imparato e sto sempre imparando ad abbandonarmi proprio come fanno i fanciulli, sento così di crescere immersa nell’Amore grande di Gesù. Ho imparato a vivere le mie giornate tenendo la mia mano incollata alla Sua, senza tanti ragionamenti e senza tanti discorsi.
Caro Gesù, mi sa che quello che ho scritto forse ha distrutto completamente la Tua reputazione e non ti sono stata molto di aiuto, mi sa che neanche me assumerebbero come manager per le "Pubblic Relation"… Che vuoi fare… tale Padre, tale figlia!
Ma voglio concludere con un pensiero per tutte le persone che in questo momento camminano dietro al Signore e sono tribolate. Abbiate fede in Gesù, affidatevi a Lui in ogni circostanza, parlategli di ogni cosa, anche di cosa avete comprato al supermercato, del pranzo che avete intenzione di fare, di tutti gli incontri, sia belli sia brutti, della giornata; della vostra stanchezza, delle vostre preoccupazioni per il lavoro, i figli, i genitori anziani o morenti; ma soprattutto non abbiate paura di raccontargli le tentazioni che vi minacciano o le cadute di cui più vi vergognate. Lui ascolta, non sembra, ma ascolta, credetemi! Offrite a Gesù ogni prova, ogni sofferenza, ricordiamoci sempre che se le giornate dei Suoi amici non sono molto tranquille, non è perché Lui non ci vuole bene o perché ci sta punendo per i nostri peccati, ma perché Lui ci ama tantissimo e vuole fare di noi delle splendide persone, degne di stare con Lui per l’eternità, e non è cosa da poco.
Avere lo sguardo fisso su Gesù è l’unica medicina per il nostro corpo e per la nostra anima. Le persone cambiano con le prove e diventano veramente belle, ma solo se ci si affida a Lui, altrimenti le sofferenze senza Gesù ti trasformano in un mostro. E’ bello quanto disse Gesù a suor Maria della Trinità, clarissa di Gerusalemme: “Quando spazzi, tu vedi che i ragni, spaventati, invece di correre per terra, si sforzano di salire più in alto sui muri. Imitali; tieni la tua anima in alto, al di sopra dei colpi di scopa della vita, nelle regioni dove le meschinerie umane non arrivano, nel mio Regno” (Colloquio Interiore).
Auguro a tutti voi la cosa più bella... di lasciarvi amare da questo Gesù meraviglioso e di non lasciarvi scoraggiare dalle difficoltà che questo cammino comporta. Che il buon Dio vi colmi della Sua Luce, della Sua pace, del Suo amore e anche delle Sue botte, perché pure quelle ci vogliono se si vuole diventare Santi!
Pace e bene

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