Sir
2, 1-13
Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
resta saldo nella giustizia e nel timore,
prepàrati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante,
tendi l’orecchio e accogli parole sagge,
non ti smarrire nel tempo della prova.
Stai unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
Accetta quanto ti capita
e sii paziente nelle vicende dolorose,
perché l’oro si prova con il fuoco
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Affìdati a lui ed egli ti aiuterà,
raddrizza le tue vie e spera in lui,
persisti nel suo timore e invecchia in esso.
Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia
e non deviate, per non cadere.
Voi che temete il Signore, confidate in lui,
e la vostra ricompensa non verrà meno.
Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici,
nella felicità eterna e nella misericordia.
Voi che temete il Signore, amatelo,
e i vostri cuori saranno ricolmi di luce.
Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?
Perché il Signore è clemente e misericordioso,
perdona i peccati e salva al momento della tribolazione,
protegge coloro che lo ricercano sinceramente.
Parola di Dio
Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
resta saldo nella giustizia e nel timore,
prepàrati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante,
tendi l’orecchio e accogli parole sagge,
non ti smarrire nel tempo della prova.
Stai unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
Accetta quanto ti capita
e sii paziente nelle vicende dolorose,
perché l’oro si prova con il fuoco
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Affìdati a lui ed egli ti aiuterà,
raddrizza le tue vie e spera in lui,
persisti nel suo timore e invecchia in esso.
Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia
e non deviate, per non cadere.
Voi che temete il Signore, confidate in lui,
e la vostra ricompensa non verrà meno.
Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici,
nella felicità eterna e nella misericordia.
Voi che temete il Signore, amatelo,
e i vostri cuori saranno ricolmi di luce.
Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?
Perché il Signore è clemente e misericordioso,
perdona i peccati e salva al momento della tribolazione,
protegge coloro che lo ricercano sinceramente.
Parola di Dio
Riflessione
personale
Caro
Gesù… devi sapere che nessuna azienda al mondo ti potrebbe
assumere come manager di Pubblic Relation!
“Figlio,
se ti presenti per servire il Signore, resta saldo nella giustizia e
nel timore, preparati alla tentazione”.
Ti
rendi conto che non è molto confortante tutto ciò? E’ come se
dicessi a tutti noi: "Carissimi figlioli, se volete seguirmi, sappiate
che in questo cammino non sarete esenti da tentazioni e da
tribolazioni"… Io ormai sono vacinata, perché tribolazioni
e tentazioni sono il mio pane quotidiano, ma per chi si trova all’inizio
del cammino le Tue parole potrebbero essere un problema, non
trovi?
Non
ti preoccupare caro Gesù, voglio venire in Tuo aiuto e provare a
migliorare la reputazione che ti sei rovinato spudoratamente con le
tue affermazioni! Voglio
insomma provare a trasmettere ad altri ciò che Tu mi hai
insegnato - soprattutto a suon di legnate - e provare a dare un pochetto
di sollievo a qualche anima sconfortata e incerta se seguirti oppure no. Raccontando come Tu mi hai trattato e tratti tutti i Tuoi amici
potrà rincuorarsi e dire in cuor suo: "Mah… proviamoci!". Naturalmente
con il Tuo beneplacito, ma sopratutto con il Tuo aiuto. Quindi mio
caro Gesù, confido in Te… pensaci Tu!
Carissimi
fratelli e sorelle, avete mai provato a bere una bella tazza di caffè
fumante dopo aver assaporato una bella fetta di crostata con la
marmellata? Ebbene, il troppo dolce ha guastato in qualche modo il
palato e il solito caffè risulta più amaro del solito. Se invece facciamo il contrario, prima beviamo il caffè e poi
mangiamo la crostata, ecco che assaporeremo entrambi con
vero piacere. Così Gesù, per farci gustare il sapore della vita eterna, per farci
apprezzare ogni suo più piccolo dono, ci fa
passare prima attraverso le turbolenze. Alla fine, dopo averci rimpinzato di
avversità, di noie, di dolori, di tentazioni, dopo averci fatto gustare cattiverie e umiliazioni... non solo apprezzeremo
ogni cosa bella, anche la più piccola, ma le stesse contrarietà le
accetteremo più volentieri, non le troveremo più così indigeste.
La
prima cosa da imparare sulla strada della santità è che non siamo soli… anche Satana ci “onora” della sua
presenza, e lui opera sia dentro sia fuori di noi. Evitiamo quindi di mormorare contro gli altri come se fossero solo loro il problema della nostra vita, perché
anche noi siamo molto solidali con il peccato del mondo.
Gesù
oggi ci da delle indicazioni molto utili per combattere la grande battaglia della
Fede; indicazioni sempre valide e che non passeranno mai di moda,
perché il cuore degli uomini non è mai cambiato dal momento della
disobbedienza dei nostri progenitori. Grazie Adamo, grazie Eva…
certo che l’avete combinata grossa! Guardate come siamo messi per
colpa vostra!!! - ma mi sa che qualunque altro non se la sarebbe cavata meglio - ... “Una sorte penosa è
disposta per ogni uomo, un giogo pesante grava sui figli di Adamo,
dal giorno della loro nascita dal grembo materno al giorno del loro
ritorno alla madre comune” (Sir 40, 1).
Le
indicazioni del Signore sono dunque: avere un cuore retto, essere
costanti, accogliere la Sua Parola e stare uniti a Lui per non
smarrirci nel tempo della prova, e, come ricompensa, avremmo l’onore
di stare insieme a Lui per l’eternità…
“Il vincitore lo farò sedere
presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assiso presso
il Padre mio sul suo trono” (Ap 3, 21).
Avere
un cuore retto…
Quando diciamo: "Quella persona
è retta", intendiamo una persona che sa il fatto suo e non cambia i suoi propositi a seconda di come gira il vento. Avere il cuore retto è
avere un cuore che da una risposta generosa a Dio, che ubbidisce con
animo semplice alle sue leggi e soprattutto si abbandona fiduciosa
nelle braccia di Gesù. Un Gesù terribile ma allo stesso tempo molto ma molto affascinante. Quando Lo si conosce veramente non puoi più fare a meno di Lui. Quindi, un’adesione totale a
Dio è l’unica maniera ragionevole per iniziare e terminare la splendida
avventura della vita.
Quando
diciamo: "Quella persona è costante", intendiamo una persona che non
cambia idea di continuo, i suoi modi di fare e di relazionarsi non mutano
a seconda della moda o degli umori, è perciò una persona affidabile. Essere costanti
in questo cammino è quindi rimanere saldi e non venir meno nei
momenti di prova. Ma per essere costanti, dobbiamo accogliere la Sua
Parola e soprattutto stare appiccicati a Lui come dei polipi. Solo
così riusciremo a non smarrirci nelle avversità…
“Confida nel Signore con tutto il cuore e non
appoggiarti sulla tua intelligenza; in tutti i tuoi passi pensa a
lui ed egli appianerà i tuoi sentieri” (Prov 3,
5-6).
Dobbiamo accettare tutto ciò che ci accade come proveniente da
Dio…"Osserva l'opera di Dio: chi può raddrizzare
ciò che egli ha fatto curvo? Nel giorno lieto sta allegro e nel
giorno triste rifletti: "Dio ha fatto tanto l'uno quanto
l'altro, perché l'uomo non trovi nulla da incolparlo" (Qo
7, 13-14).
Credere che se seguiamo Gesù ci accadranno solo cose carine non è coerente con quanto è accaduto ai suoi amici dall'inizio ad oggi… e io ne sono la testimone
vivente! Vivente non so per quanto… perché se continua così
non so quanto riuscirò a reggere!!! Da quando sono diventata la
Sua amica mi è capitato di tutto… e non è ancora finita!!!
Saper soffrire è cosa che
tante persone, anche le più pie, esaltano a parole, ma sono pochissime
quelle che vogliono davvero soffrire con Gesù e per Gesù!
Spesso mi capita di incontrare
persone che alla più piccola noia vanno in escandescenze. Allora mi
domando: come si possono comprendere le cose del cielo se non ci si
adatta a sopportare nessun patimento per Gesù? Come si possono
comprendere le cose del cielo se ci si ribella nei momenti di
tribolazione? Ricordiamoci che Gesù non è
solo consolazione, ma è anche Croce. Se non vogliamo accettare la
Croce, in casa al posto del crocifisso potremmo mettere
un quadro di Gesù che fa il picnic!
La
risurrezione è la risposta alle nostre sofferenze, ma se non
accettiamo di patire con Lui come potremo risorgere con Lui?…
“Ai derelitti Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri; solo i ribelli abbandona in arida
terra” (Sal 68, 7).
A noi la scelta: o
essere dei fiorellini nel giardino di Gesù oppure dei cactus in qualche luogo solitario e deserto!
Quindi, ricapitolando…
accettare, affidarsi, aspettare e sperare con fede le promesse
paradossali delle beatitudini. Però posso dire una
cosa: i ritardi di Dio sono molto interessanti!… perché in qualche
modo nascondono sempre un progetto molto più grande di quanto la
nostra zucca può immaginare!
E’ vero anche che qualche
volta ho avuto la sensazione che parlare con Gesù era come parlare a
un muro, perché dall’altra parte pareva che nessuno rispondesse.
E’ in questi momenti che il demonio mi ha tentata di più… a lui
bastava una fessura per entrare nel mio cuore e lavorava notte e
giorno per arrivare al suo scopo, ossia allontanarmi da Gesù. In questo si
può dire che Satana è un “lavoratore instancabile”!
La tentazione classica è quella di
smettere di pregare; poi c'è la tentazione di riprendere tu le redini della tua
vita, c'è la tentazione di guardare indietro e di dirti che forse stavi
meglio prima, c'è la tentazione di pensare che forse il mondo ti da più
soddisfazioni di un Dio che non ti fila di striscio, c'è la tentazione
che ti suggerisce di essere stata troppo presuntuosa a voler percorrere questa via, c'è la
tentazione di non farcela, c'è la tentazione di credere che amare Dio sia
troppo impegnativo, infatti è impegnativo, perché come dice bene Marie
Dominique Moliniè: “Il vero amore è infinitamente tenero,
ma è anche duro perché è preciso, esigente, totalitario, non vive
di pressapochismo”.
Ma questi momenti terribili
riuscivo a superarli perché mi rifugiavo subito nelle braccia del
mio Gesù. Ponevo ai piedi della Croce tutti i miei dubbi, tutti i
miei tormenti, tutte le ingiustizie e prepotenze subite, tutte le mie
debolezze, tutta la mia impazienza... e lo supplicavo di aumentare la
mia fede, perché in quei momenti di scoraggiamento capivo che di
fede ne avevo ben poca! E’ strano, ma dopo aver offerto a Gesù con amore tutte le sofferenze fisiche e spirituali, come per incanto sentivo subito la
pace nel cuore… I problemi non erano svaniti, erano sempre li, ma li vedevo
in un altro modo. E’ come se Gesù avesse preso tutto il peso della
mia croce e si fosse trasformato nel mio Cireneo.
“Quando
vi mando delle prove, è perché doniate la vostra parte di Fede e di
generosità necessaria alla vostra salvezza. Voi le potete subire
passivamente e cooperare così alla vostra salvezza; voi potete
viverle con amore seguendo l’Uomo dei Dolori e partecipare con il
vostro amore alla salvezza degli indifferenti. Allora voi diventate
miei amici” (Dialogo di Gesù con suor Maria della Trinità –
clarissa di Gerusalemme in “Colloquio Interiore”).
Stupendo, non credete? Quante
volte offriamo al Signore le nostre pene e non ci rendiamo conto
quanto a Lui siano gradite!
Caro Gesù… cosa non
escogiti per farci abbandonare fra le Tue braccia! Don Divo Barsotti
diceva una cosa molto interessante: “Se Dio vive nel cuore
dell’uomo non è per dargli soltanto la pace e la gioia; Dio gli
impedisce di riposare in se stesso, lo spinge continuamente a un
rapporto più vero con Lui”. Quanto aveva ragione!
Così ho percorso piano piano
le tappe… Ho iniziato ad accettare ogni cosa, non sempre con gioia,
ma con pazienza. Ho iniziato a fidarmi di Lui e ad affidare a Lui
ogni cosa. Sto imparando ad aspettare con la certezza che non
tarderà. Lui mi ama, come ama ogni uomo, e non permetterà mai che quanti si affidano a Lui si perdano o facciano delle grosse sciocchezze. Ho imparato
e sto sempre imparando ad abbandonarmi proprio come fanno i fanciulli, sento così di crescere immersa nell’Amore grande di Gesù. Ho imparato a vivere le mie giornate tenendo la mia mano incollata alla Sua, senza tanti
ragionamenti e senza tanti discorsi.
Caro Gesù, mi sa che quello
che ho scritto forse ha distrutto completamente la Tua reputazione e
non ti sono stata molto di aiuto, mi sa che neanche me
assumerebbero come manager per le "Pubblic Relation"… Che vuoi fare…
tale Padre, tale figlia!
Ma voglio concludere con un
pensiero per tutte le persone che in questo momento camminano dietro al Signore e sono tribolate. Abbiate fede in Gesù,
affidatevi a Lui in ogni circostanza, parlategli di ogni cosa, anche
di cosa avete comprato al supermercato, del pranzo che avete intenzione
di fare, di tutti gli incontri, sia belli sia brutti, della giornata; della vostra stanchezza, delle vostre preoccupazioni per il lavoro, i figli, i genitori anziani o morenti; ma soprattutto non abbiate paura di raccontargli le tentazioni che vi minacciano o le cadute di cui più vi vergognate. Lui ascolta, non sembra, ma ascolta, credetemi!
Offrite a Gesù ogni prova, ogni sofferenza, ricordiamoci sempre che
se le giornate dei Suoi amici non sono molto tranquille, non è
perché Lui non ci vuole bene o perché ci sta punendo per i nostri
peccati, ma perché Lui ci ama tantissimo e vuole fare di noi delle
splendide persone, degne di stare con Lui per l’eternità, e non è cosa da poco.
Avere lo sguardo fisso su Gesù è l’unica medicina per il nostro corpo e per la nostra anima. Le
persone cambiano con le prove e diventano veramente belle, ma solo se
ci si affida a Lui, altrimenti le sofferenze senza Gesù ti
trasformano in un mostro. E’ bello quanto disse Gesù a suor
Maria della Trinità, clarissa di Gerusalemme: “Quando spazzi, tu vedi che i ragni,
spaventati, invece di correre per terra, si sforzano di salire più
in alto sui muri. Imitali; tieni la tua anima in alto, al di sopra
dei colpi di scopa della vita, nelle regioni dove le meschinerie
umane non arrivano, nel mio Regno” (Colloquio
Interiore).
Auguro a tutti voi la cosa più
bella... di lasciarvi amare da questo Gesù meraviglioso e di non lasciarvi
scoraggiare dalle difficoltà che questo cammino comporta. Che il buon Dio vi colmi della Sua Luce, della Sua pace,
del Suo amore e anche delle Sue botte, perché pure quelle ci
vogliono se si vuole diventare Santi!
Pace e bene
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