giovedì 15 ottobre 2015

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 12, 1-7 - Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.


 Lc 12, 1-7 

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.
Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

Parola del Signore
Riflessione


Le cose sono leggermente cambiate dai tempi di Gesù... “In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda...”
Non si può dire questo oggi!!! Infatti, non c'è il pericolo che ci si calpesti seguendo Gesù... Se ci si calpesta, lo si fa per altri motivi!!! Viviamo infatti in un contesto dove vince il detto: "Mors tua vita mea" e Gesù si trova anni luce dai cuori delle persone... altro che calpestarsi!!! Seguire Gesù significa mettere in pratica i Suoi insegnamenti, seguire Gesù significa portare le croci quotidiane, non coraggiosamente, perché nessuno di noi porta una croce con coraggio, ma con la serenità di chi sa di essere custodito tra le braccia di Gesù, seguire Gesù significa combattere e affrontare gli ostacoli a cielo aperto, senza nascondersi le difficoltà e senza ribellioni interiori, perché, se ci ribelliamo, tutto è più pesante e più difficile da sopportare...
Il Vangelo di oggi ci fa riflettere su diversi punti... Gesù deve essere il nostro esempio, Lui parla in pubblico e non si nasconde, la verità che proclama, anche se per molti è un pochetto cruda, la dice apertamente ed è rivolta a tutti, nessuno escluso. Con questo atteggiamento Gesù ci invita a fare altrettanto. Ma quanti di noi hanno veramente il coraggio di proclamare con tanta tranquillità che amano Gesù? Quanti di noi hanno il coraggio di parlare di Gesù quando si trovano in compagnia di persone che dicono di non credere o peggio ancora dicono di credere ma il loro comportamento dice tutto il contrario? Quanti di noi hanno il coraggio di riprendere una persona che non ha un atteggiamento consono o che offende il buon Dio? E quanti di noi, invece, si nascondono per paura di rimanere soli? Così fanno gli struzzi!!! E non penso che il buon Dio avesse questo obbiettivo quando ci ha creati!!! Vogliamo essere amici del Signore e del mondo... ma questo non è possibile...
La Santità non è riservata a pochi, Dio la desidera per tutti e a tutti offre gli aiuti necessari... spetta poi a noi accettare o rifiutare il suo programma. Se vogliamo diventare santi, dobbiamo evitare di pulire l'esterno lasciando la mondezza sotto il tappetto. Dobbiamo invece decidere di lasciarci lavorare da Gesù, di lasciarci purificare e accettare di prendere le medicine del caso; dobbiamo guardarci bene dal “lievito dei farisei”... Come sappiamo bene, il lievito è una polverina e ne basta una piccola quantità per far lievitare una pallina di farina.
L'ipocrisia che Gesù ha sempre denunciato allora, non è certo sparita oggi. E se anche riusciamo a ingannare gli altri con la nostra bella faccia da “angioletto”... Dio non lo potremo certo ingannare... Oggi si dice che in una società o in una comunità, se vuoi vivere, devi “far buon viso a cattivo gioco”... Ma io non la penso così. Dobbiamo invece vigilare sempre affinché l'ipocrisia non si insinui nel nostro cuore, perché allora sarebbe la fine... tutti i nostri comportamenti e le nostre parole sarebbero impregnate di questo lievito. L'ipocrita è una persona veramente brutta, fa le cose per piacere agli altri, dice cose carine ma non le  pensa affatto, critica i vicini  perché più belli e più bravi, sorride digrignando i denti, inganna per non perdere o raggiungere una carica più prestigiosa, insomma, è un opportunista... Attenzione, già da piccoli si impara "quest'arte"... "A chi vuoi più bene, a mamma o a papà?"... Secondo voi, un bambino intelligente, che risponde? Dire di amare di più la mamma davanti al papà può essere “pericoloso” o controproducente, non pensate?...
Ma per Gesù siamo tutti dei libri aperti, le nostre intenzioni “segrete” sono viste in piena luce, è quindi inutile dire una cosa e poi pensarne e farne un'altra.
La seconda parte del Vangelo è molto incoraggiante e di sollievo per chi si trova ad affrontare delle tribolazioni, per chi si trova a vivere una situazione di disagio, per chi si sente solo e abbandonato... Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla”...
Grazie Gesù mio... grazie amico caro... Ti prego di aumentare la mia fede affinché abbia sempre il coraggio di vivere apertamente il Vangelo, con coerenza e senza paura delle critiche, delle derisioni e delle calunnie. Ti chiedo anche di darmi la forza per sopportare tanta stoltezza che mi circonda. Tu ci dici: Non abbiate paura: valete più di molti passeri!”... e io ti credo, perché da quando ti ho incontrato non mi hai fatto mancare mai niente... in tutti i sensi... consolazioni e tribolazioni sono sempre andate di pari passo... ma questo fa parte del “nostro contratto”... e io non ho più paura. Nessuno mi è più vicino di Te, meglio perdere tutto, ma mai TE!!!... E se tante persone mi hanno ferito e continuano a farlo, non riusciranno mai a farmi stare lontano da Te... non riusciranno mai ad uccidere il mio desiderio di seguirti e di amarti sempre più. E se le prove e le tribolazioni servono per farmi diventare sempre più bella ai tuoi occhi, allora ben vengano, ma, ti prego, con soavità. Ricordati che valgo più di molti passeri!!!
Per addolcire la pillola delle prove è bene invocare sempre Maria Santissima, nostra madre, che, come tutte le mamme, allevia i nostri dolori, ci consola nei nostri affanni, dissipa le nostre paure... “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio; non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”.
Pace e bene

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