sabato 11 ottobre 2014

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési - Fil 4, 12-14.19-20 - Tutto posso in colui che mi dà forza.


Fil 4, 12-14. 19-20

Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni.
Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù.
Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio

Riflessione

Domanda: “Qual è il segreto della serenità e della gioia di un vero discepolo di Gesù?” Semplice... Affidare la propria vita a Cristo!!! Per tanti forse sono parole troppo forti, ma per chi come Paolo ha sperimentato la manifestazione di Dio e la Sua misericodia, questo “lasciarsi fare”, questo “abbandonarsi nelle Sue mani”, non sono chiacchiere, ma ciò che è essenziale nella propria vita. Quando diamo a Dio le redini della nostra vita riceviamo subito un "pass" che ci permette di entrare a far farte della Sua combriccola.
In queste poche righe che Paolo scrive ai Filippesi per ringraziarli dell'aiuto materiale ricevuto, di primo acchito si potrebbe anche intravedere un pochetto di orgoglio da parte sua... Ringrazia, è vero, ma sembra quasi che voglia sottolineare che ne poteva fare a meno. Mi sa che è stato un po' duretto, diciamocelo!!! Paolo però, con queste parole: “...so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza” è come se ci esortasse a prendere esempio dal suo comportamento. Un comportamento che è proposto anche nel libro III, capitolo XVII, dell'Imitazione di Cristo: Figlio, se vuoi camminare con me, questo deve essere il tuo atteggiamento. Devi essere pronto a patire, come pronto a godere; devi lietamente essere privo di tutto e povero, come sovrabbondante e ricco. Signore, qualunque cosa vorrai che mi succeda, la sopporterò di buon grado per tuo amore. Con lo stesso animo voglio accettare dalla tua mano bene e male, dolcezza e amarezza, gioia e tristezza; e voglio renderti grazie per ogni cosa che mi accada. Preservami da tutti i peccati, e non temerò né la morte né l'inferno. Purché tu non mi respinga per sempre cancellandomi dal libro della vita, qualunque tribolazione mi piombi addosso non mi farà alcun male” .
Paolo dice quindi che in qualsiasi situazione ci veniamo a trovare, dobbiamo avere sempre fiducia in Gesù perché: Nessuna tentazione vi ha finora sorpresi se non umana; infatti Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscita e la forza per sopportarla” (1 Cor 10, 13).
Ma allora... ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad avere Gesù come amico? Sapere che nelle prove possiamo aggrapparci al Suo braccio, rifugiarci presso di Lui, essere sempre aiutati, ci deve stimolare e confortare. Il Suo amore fedele è infatti un vero sollievo offerto a tutti noi. Peccato che non tutti approfittino di tanta Grazia! Sembra quasi che nessuno abbia più bisogno di Lui... Oh poveretto!!!
Proviamo a considerare per un attimo il nostro modo di vivere... Vogliamo sempre di più: più soldi, più cose, più successo, più stima, più ferie, più tutto... e più abbiamo più vogliamo. Ma alla fine siamo sempre più insoddisfatti e non ci accorgiamo di ciò che il buon Dio ci dona ogni giorno. Proviamo a pensare anche alle nostre fragilità, alle nostre paure, ai tanti momenti di sconforto, ai tormenti, alle tribolazioni... quando il nostro cuore diventa come un palloncino pronto a scoppiare... Allora, perché non approfittare dell'amicizia di Gesù? E' Lui la nostra forza, è Lui che ci aiuterà a superare tutte le nostre difficoltà. Basta solo rivolgere lo sguardo ai Suoi occhi meravigliosi, occhi che mendicano un po' del nostro amore... e il gioco è fatto!
Tutto posso in colui che mi dà la forza”... Questo non significa che una volta che ci mettiamo a seguire Gesù diventiamo dei superman capaci di saltare da un grattacielo all'altro, o che vediamo realizzarsi tutti i desideri che ci frullano in testa... anzi, più siamo Suoi discepoli e più siamo nella tormenta. Ma la Sua amicizia ci da quella forza e quella fiducia che ci aiuta a superare ogni ostacolo e così, ogni cosa che faremo riuscirà magnificamente. Bisogna solo credere, perché solo sottomettendoci alla volontà di Colui che è la nostra forza tutto prenderà una piega perfetta.
Con Gesù al nostro fianco piano piano riusciremo a progredire in questa via tanto tortuosa e piena di insidie. Riusciremo insomma a essere un'amica migliore, un coniuge migliore, un dipendente migliore... una principessa gradita ai Suoi occhi. Possiamo diventare tutte queste belle cose...!!! Però in Cristo che ci da forza. Senza di Lui combiniamo solo guai. Quindi, l'ingrediente segreto per una vita gioiosa non è confidare nella nostra forza, ma in quella di Gesù.
E così, quando ci troviamo difronte a decisioni difficili, quando ci troviamo in un vero pantano, quando non sappiamo come fare, quando dobbiamo difendere ciò in cui crediamo... il buon Dio non ci lascia mai soli, ma ci da la luce e la forza per prendere la decisione giusta. Non solo... prenderà Lui stesso i nostri piedi e li guiderà dove noi non potevamo nemmeno immaginare di andare. E tutti i nostri discorsi, i nostri pensieri, le nostre previsioni, le nostre certezze, le nostre paure... andranno in fumo. Infatti, con Gesù, le cose vanno quasi sempre al contrario di come noi le immaginiamo. Uno dei problemi è che chiediamo a Dio meno di quello che Lui vuole donarci. Oltre a essere poveretti, siamo anche mediocri!
Gesù mio, aumenta la mia fede così che nessun problema possa separarmi dal Tuo amore, Tu solo sei tutto quello che mi serve in questa vita. Dammi la forza e il coraggio di obbedirti, perché solo così potrò essere una meravigliosa testimonianza per quanti incontro sul mio cammino, solo così sarò degna di essere chiamata Tua amica.
Aiutami a non lasciarmi distrarre dai problemi di questo mondo, ma fa che mi accorga di tutte le consolazioni e benedizioni di cui mi colmi ogni giorno. Voglio gridare come Paolo nella prima lettera a Timoteo: “...Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al ministero” (1,12).
Grazie Gesù...
Pace e bene

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